Cila Roma per ristrutturazione

Cila Roma
Contatto CILA ROMA

Cila Roma per ristrutturazione, presentare la Comunicazione Inizio Lavori Asseverata CILA a Roma tramite SUET, vediamo cosa è e quando è necessaria.

Quando si decide di ristrutturare la propria casa a Roma, è comune trovarsi di fronte a una serie di sfide impreviste, specialmente durante la presentazione della Cila a Roma. La Cila, acronimo di “Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata”, è un documento fondamentale per avviare legalmente i lavori di ristrutturazione. È importante compilare correttamente la documentazione richiesta e rispettare le normative locali per evitare ritardi e problemi burocratici. 

Per affrontare al meglio questo processo, è consigliabile affidarsi a professionisti esperti nel settore edilizio che possano guidarti nella compilazione della Cila a Roma e nell’ottenimento di tutte le autorizzazioni necessarie. Inoltre, è importante pianificare attentamente il progetto di ristrutturazione per evitare imprevisti e costi aggiuntivi. Con la giusta preparazione e assistenza, sarà possibile trasformare il tuo spazio in modo efficiente e conforme alle normative vigenti.

Non tutti sanno che per poter ristrutturare casa è necessario, spesso anche per piccoli interventi, dover comunicare i lavori al Comune di Roma tramite la Comunicazione Inizio Lavori Asseverata, Cila.

La necessità di presentare la Comunicazione inizio lavori asseverata è più frequente di quanto si possa immaginare. La Cila Roma per ristrutturazione è necessaria in generale per tutti quei lavori che comportano anche piccoli spostamenti dei muri non portanti.

Spesso è utilizzata per ampliare una camera oppure spostare il bagno o creare un nuovo bagno in camera da letto. 

Con la Cila edilizia è possibile effettuare lavori di manutenzione straordinaria senza interventi sulle strutture. Ad esempio si possono fare tutti quei lavori tipici di una ristrutturazione edilizia di un appartamento, di una villa o di un locale commerciale come un negozio o un laboratorio.

Ad esempio vengo molto spesso contattato da persone che, confuse da innumerevoli ricerche on line, vorrebbero avere informazioni su come procedere per poter presentare una cila a Roma. Fino a qualche anno fa la Cila si presentava in formato cartaceo presso l’ufficio tecnico comunale.

La Cila a Roma comporta il coinvolgimento di un professionista abilitato, architetto, ingegnere o geometra, che possa occuparsi della redazione della relazione tecnica, dell’elaborato progettuale e della presentazione della cila al suet di Roma.

Quando si intraprende un progetto di ristrutturazione, l’input di un architetto può essere estremamente prezioso. Gli architetti sono professionisti specializzati nel design degli spazi e nella gestione dei progetti edilizi. Collaborando con un architetto esperto, è possibile ottenere una progettazione intelligente e funzionale che tiene conto delle vostre esigenze e dei vincoli strutturali dell’edificio.

 

Un architetto può aiutarvi a pianificare e visualizzare il vostro progetto di ristrutturazione in modo creativo, ottimizzando lo spazio disponibile e garantendo un design esteticamente gradevole. Essi possono anche gestire il processo di approvazione delle autorizzazioni edilizie e coordinare i diversi professionisti coinvolti nella ristrutturazione, come ingegneri strutturali, geometri e imprese edili. Inoltre, un architetto può aiutarvi a rispettare i budget e i tempi stabiliti, assicurando che il vostro progetto di ristrutturazione sia completato con successo.

Dove presentare la CILA a Roma

Da qualche anno la pratica CILA a Roma è stata digitalizzata e viene trasmessa esclusivamente tramite il portale dedicato SUET del Comune di Roma.

Per poter utilizzare il servizio del SUET di Roma bisogna iscriversi al portale accedendo alla pagina del sito istituzionale.

Di seguito, in poche righe, cercherò di darvi alcune informazioni chiare.

Nel caso ci fossero ancora dubbi, potrete contattarmi, senza alcun impegno, al cell. 3490610386 oppure compilando il form in fondo alla pagina.

Il servizio di Cila è attivo per  Roma e  Provincia, lo studio ha sede in Guidonia, Roma.

Cos'è la Comunicazione Inizio Lavori Asseverata (C.I.L.A) Legge n. 73/2010

La CILA, Comunicazione inizio lavori asseverata, è una pratica amministrativa introdotta dalla legge 73/2010 in sostituzione della DIA.

 

La comunicazione di inizio lavori asseverata Cila, è un documento formale richiesto dal Comune di Roma prima di iniziare la ristrutturazione di casa. Questo documento attesta che il progetto rispetta le normative urbanistiche e edilizie vigenti nel territorio comunale. La comunicazione di inizio lavori deve essere compilata da un tecnico abilitato, come un architetto o un ingegnere, e presentata all’Ufficio Tecnico del Comune di Roma per ottenere l’autorizzazione a iniziare i lavori.

Nella comunicazione di inizio lavori asseverata è importante includere informazioni dettagliate sul progetto, come la descrizione dei lavori da svolgere, i materiali da utilizzare, i tempi previsti e le eventuali misure di sicurezza adottate. È fondamentale rispettare scrupolosamente le indicazioni fornite dal Comune di Roma per evitare sanzioni o ritardi nei lavori. Assicurarsi di avere tutti i documenti necessari e di seguire correttamente le procedure richieste per garantire una corretta esecuzione del progetto edile.

Questo tipo di pratica viene utilizzata nel campo dell’edilizia per poter effettuare lavori di “ristrutturazione edilizia” di vario genere, anche se si dovrebbe più correttamente parlare di manutenzione straordinaria.

La CILA Roma per ristrutturazione deve essere trasmessa al Comune in caso di lavori di manutenzione straordinaria di un appartamento, lavori edili per un negozio, uffici o per qualsiasi locale oggetto di intervento.

La pratica CILA è composta da una modulistica nazionale ed altri allegati, tra i quali gli elaborati grafici contenenti lo stato attuale dell’immobile e lo stato di progetto.

Presentare la Comunicazione Inizio Lavori Asseverata, vediamo cosa’è e quando è necessaria.

Quando è necessaria la C.I.L.A ?

La CILA a Roma deve essere trasmessa tramite il portale SUET al Comune di Roma in caso di lavori di manutenzione straordinaria.

La cila è necessaria per la ristrutturazione di un appartamento, di un negozio o per il rifacimento di uno spazio esterno. Con questa pratica amministrativa è possibile spostare tramezzi, aprire porte interne, rifare i bagni, sostituire gli impianti a servizio del locale, ma non è possibile effettuare interventi sulla struttura portante dell’edificio.

Con Il “Decreto Sblocca Italia” la Cila può essere utilizzata anche per il frazionamento dell’unità immobiliare senza, però, modificarne la destinazione d’uso.

E’ necessario allegare alla Cila anche la relazione tecnica asseverata e gli elaborati grafici a firma di un tecnico abilitato.

Perchè presentare la CILA a Roma

È importante presentare la CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata) a Roma prima di iniziare qualsiasi lavoro di ristrutturazione o manutenzione in casa per diversi motivi. In primo luogo, la CILA è un documento obbligatorio richiesto dalla legge italiana che serve a informare e ottenere l’autorizzazione dal Comune per eseguire determinati interventi edilizi. Questo documento garantisce che i lavori siano conformi alle normative urbanistiche e edilizie vigenti, aiutando a prevenire controversie legali e sanzioni.

Inoltre, presentare la CILA consente di verificare che i lavori siano effettuati in modo corretto e sicuro, rispettando le norme di sicurezza e igiene sul lavoro. Questo aiuta a proteggere non solo la tua casa, ma anche la tua famiglia e i lavoratori coinvolti nell’intervento edile. 

Cosa è necessario per presentare una Comunicazione Inizio Lavori Asseverata a Roma?

Per poter trasmettere la Comunicazione Inizio Lavori Asseverata tramite il Suet di Roma, sono necessari i seguenti documenti:

  1.  La relazione tecnica descrittiva dei lavori da eseguire (redatta da tecnico abilitato);
  2. Elaborati grafici con stralcio catastale e stralcio di P.R.G. e rappresentazione delle piante, sezioni e prospetti ante e post operam dell’immobile oggetto d’intervento (redatto da tecnico abilitato);
  3. Verificare Regolarità urbanistica dell’immobile es. Permesso di Costruire o Concessione;
  4. Visionare il Documento Unico Regolarità Contributiva (D.U.R.C.) dell’impresa esecutrice dei lavori.
  5. Titolo di Proprietà.

La regolarità urbanistica da verificare in caso di presentazione della CILA Roma ristrutturazione, consiste nel “confrontare” il progetto originale dell’immobile con lo stato del costruito attuale. Molto spesso a seguito della verifica della conformità
urbanistica, emergono alcune difformità, ad esempio una cucina spostata senza
titolo dai precedenti proprietari, la realizzazione di un bagno in più, ecc.

Molto spesso il cliente confonde la conformità urbanistica con la conformità catastale…sono due cose diverse. A volte succede che la conformità catastale ci sia, ma non quella urbanistica che per molti aspetti è quella più importante.

Negli anni passati spesso si facevano le variazioni catastali così da “avere la planimetria catastale conforme”, ma a monte non si presentava la pratica comunale perdendo così la conformità urbanistica.

Tempi di lavorazione della pratica CILA Roma per ristrutturazione

Normalmente per la redazione di una comunicazione inizio lavori asseverata abbiamo bisogno di circa una settimana dal momento del sopralluogo.

Nel caso in cui si dovesse riscontrare una difformità urbanistica tra lo stato autorizzato e lo stato di fatto dell’immobile i tempi potrebbero allungarsi.

L'architetto Marco Casini è attivo prevalentemente a  Roma e  Provincia, lo studio ha sede in Guidonia, Roma.

Se ha necessità di presentare una Cila a Roma ci contatti al 3490610386 oppure compilando il form qui sotto

Una volta ricevuta la sua richiesta la contatteremo e le sarà proposto un incontro gratuito, in alcun modo vincolante, presso l’immobile oggetto del futuro intervento.

Sanzioni CILA a Roma e Provincia

Per evitare sanzioni, la CILA, deve essere presentata prima dell’inizio dei lavori.

In caso contrario si va incontro ad una sanzione .

La sanzione per la mancata presentazione della CILA ha due importi differenti:

  1. In caso di presentazione della CILA a Roma a lavori già iniziati ma non terminati, la sanzione sarà di 333,00 €;
  2. In caso di presentazione della pratica a lavori già ultimati la somma da pagare è di 1000,00 €;

Nel caso numero 2 rientrano anche tutte le pratiche cila comunemente chiamate CILA in Sanatoria o CILA Tardiva.

Ovviamente oltre alla sanzione vanno versati al Comune anche i diritti di istruttoria di 250,00€.

Da cosa è composta la pratica CILA

La pratica amministrativa CILA – Comunicazione Inizio Lavori Asseverata, è uno strumento necessario per la maggior parte dei lavori edili in ambito privato.

Tutta la pratica CILA è composta essenzialmente da 2 “parti”:

  1. La modulistica CILA da compilare tramite SUET comprende a sua volta i dati del richiedente (Committente), la descrizione delle opere da realizzare e i dati dell’impresa esecutrice.
  2. La seconda parte documentale della CILA è quella a firma del tecnico abilitato e cioè la Relazione Tecnica e l’elaborato grafico. L’elaborato grafico della CILA comprende gli stalci degli strumenti urbanistici, la rappresentazione in pianta della Stato a Autorizzato dell’unità immobiliare, le indicazioni grafiche per le demolizioni e ricostruzioni (gialli e rossi) ed infine lo Stato di Progetto.

Nello Stato di Progetto della CILA a Roma vanno indicate le superfici degli ambienti, le altezze, la presenza di eventuali aree controsoffittate e le destinazioni d’uso dei locali.

Inoltre sono necessarie almeno 2 sezioni dell’unità abitativa – appartamento.

Il Comune di Roma per la gestione delle pratiche CILA ha istituito un portale denominato SUET – Sportello Unico per l’Edilizia Telematico – tramite il quale il Tecnico Abilitato potrà trasmettere la pratica al Comune per poi ottenere il Protocollo della Cila.

E' obbligatorio il coordinatore della sicurezza per una cila?

La risposta è…dipende.

Se in cantiere è prevista la presenza di più imprese anche non contemporanee, la risposta è si, anche per la cila è obbligatoria la nomina del coordinatore della sicurezza.

Se invece in cantiere sarà presente un’unica impresa che effettuerà i lavori non è necessaria la nomina del coordinatore della sicurezza. Per unica impresa si intende un impresa che abbia nel suo organico le varie figure necessarie allo svolgimento dei lavori, es abbia come dipendenti muratori, elettricisti, idraulici ecc. 

Variazione Catastale per Cila

Una volta eseguiti i lavori previsti nella Cila, bisogna comunicare all’Agenzia delle Entrate (Catasto) le modifiche apportate all’appartamento e questo va fatto presentando la Variazione Catastale a seguito della Cila.

Pertanto il tecnico dovrà essere incaricato per poter procedere alla trasmissione telematica della nuova planimetria catastale aggiornata con le nuove partizioni interne.

Una volta ottenuta dal Catasto la Ricevuta di Avvenuta Variazione, si può procedere con il fine lavori della Cila al Suet.

Fine Lavori Cila

La CILA non è una pratica “autorizzativa”, ma solo una “Comunicazione”, pertanto non richiederebbe un Fine Lavori, ma è un atto vivamente consigliato. Presentando il Fine Lavori della Cila al Comune, si da una data certa di ultimazione dei lavori e soprattutto una chiusura formale del cantiere, con la conseguente cessazione delle responsabilità individuali delle varie figure coinvolte.

La presentazione del Fine Lavori della Cila a Roma avviene sempre tramite SUET e per poter comunicare la pratica è necessario incaricare un Direttore dei Lavori delle Opere Architettoniche che avrà l’onere di predisporre la documentazione e trasmetterla.

Costo Cila Comune di Roma e Provincia

Presentare una Cila ha un costo composto da due voci, i diritti di istruttoria e la parcella del tecnico abilitato.

  • A Roma il costo dei diritti d’istruttoria della Cila è fisso ed è di circa 250 euro per qualsiasi tipo d’intervento, perciò si pagheranno gli stessi diritti di istruttoria per ristrutturare un’intera villa come per spostare un solo tramezzo in casa.
  • La parcella del tecnico invece ha più variabili, ad esempio varia in base alla complessità del lavoro, dall’urgenza della pratica, dallo stato amministrativo dell’immobile oggetto di intervento ecc. Inoltre la parcella per la Cila varia anche sulla scelta del committente di nominare il Direttore dei Lavori ed il Coordinatore della sicurezza.

Per avere un preventivo per la presentazione della Cila ci può contattare al 3490610386 oppure compilare il form in questa pagina.

Domande frequenti riguardo la Cila a Roma

  1. Posso sportare una porta con la Cila? Si, la Cila permette di spostare le porte interne. 
  2. Posso realizzare una nuova finestra con la Cila? No, con la Cila non è possibile aprire una nuova finestra. In questo caso è necessaria una scia per la modifica del prospetto.
  3. Con la Cila si può ristrutturare un bagno? Si, con la cila è possibile ristrutturare il bagno, compresi impianti e finiture.
  4. Posso frazionare un appartamento con la Cila? Si, con la Cila è possibile frazionare casa e dividerla in più unità.
  5. Posso accorpare più unità con la Cila? Si, con la Cila è possibile unire più unità. 
  6. Posso spostare i tramezzi interni con la Cila? Si, con la Cila si possono modificare le pareti interne, ma solo se non portanti. 
  7. A seguito di modifiche interne con la Cila, è necessaria la variazione catastale?  Si, la variazione catastale deve essere effettuata. 
  8. L’architetto che presenterà la Cila deve far parte dell’impresa che eseguirà i lavori? No, anzi, è consigliato affidare la progettazione e la direzione dei lavori ad un tecnico sconosciuto all’impresa. 

Realizzare bagno in camera con la CILA a Roma

Creare un bagno in camera da letto è una soluzione moderna e pratica che offre comfort e funzionalità. Quando si progetta un bagno in camera da letto, è importante considerare diversi aspetti come lo spazio disponibile, lo stile desiderato e le esigenze personali.

Per realizzare un bagno in camera da letto, si può optare per soluzioni come bagni separati da pareti divisorie o bagni con porte scorrevoli per massimizzare lo spazio. È fondamentale anche scegliere materiali e colori che si integrino armoniosamente con l’arredamento esistente della camera da letto, creando un ambiente accogliente e rilassante.

 

Inoltre, è consigliabile consultare un professionista per pianificare al meglio l’installazione idraulica e garantire che il bagno in camera da letto sia funzionale, sicuro e rispetti le normative vigenti. Con la giusta progettazione e attenzione ai dettagli, è possibile realizzare un bagno in camera da letto che aggiunga valore alla casa e crei un ambiente elegante e confortevole.

Per realizzare un bagno all’interno della camera da letto, è necessario presentare una cila al Comune di Roma.

Prima di procedere alla presentazione della pratica cila al suet di Roma per la realizzazione del nuovo bagno, è necessario verificare che:

  1. la camera da letto matrimoniale rimanga di almeno 14 mq anche dopo la costruzione del bagno;
  2. nella camera da letto rimanga verificato il rapporto aeroilluminate (R.A.I) anche dopo la costruzione del bagno;
  3. ci sia la possibilità di allacciarsi ad una colonna di scarico;
  4. ci sia la possibilità di realizzare un’estrazione forzata dell’aria in caso il nuovo bagno sia sprovvisto di finestre.

Realizzare una cucina open space con una Cila a Roma

Creare una cucina open space può trasformare completamente l’aspetto e la funzionalità di uno spazio abitativo.

Questo stile di design coinvolge la fusione della cucina con altri ambienti come il soggiorno o la sala da pranzo, creando un’atmosfera aperta e accogliente. Per realizzare una cucina open space, è importante considerare diversi aspetti come la disposizione dei mobili, la scelta dei colori e dei materiali, nonché l’illuminazione e gli elementi decorativi.

Per massimizzare lo spazio e creare un flusso armonioso tra le diverse aree, si consiglia di utilizzare mobili multifunzionali e di organizzare gli elementi in modo strategico. La scelta di colori chiari e materiali trasparenti può contribuire a dare un senso di spaziosità e luminosità all’ambiente. Inoltre, l’illuminazione gioca un ruolo fondamentale: l’uso di luci soffuse e punti luce ben posizionati può creare un’atmosfera accogliente e funzionale. Infine, aggiungere elementi decorativi come piante, tappeti e quadri può dare personalità e calore alla tua cucina open space.

Per realizzare una cucina open space nel Comune di Roma è necessario presentare una Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata – Cila 

Realizzare un controsoffitto con la Cila a Roma - Comunicazioni Inizio Lavori Asseverata

Un controsoffitto è un elemento architettonico che può essere realizzato per migliorare l’estetica e la funzionalità di un ambiente. Gli architetti possono progettare e realizzare controsoffitti che si adattano perfettamente allo stile e alle esigenze del cliente. Prima di iniziare la realizzazione di un controsoffitto, è importante valutare attentamente la struttura esistente dell’edificio, le esigenze di illuminazione, isolamento acustico e termico, nonché la scelta dei materiali.

 

Gli architetti possono offrire consulenza su design, materiali e tecniche di installazione per garantire un risultato finale di alta qualità. Possono anche aiutare a integrare sistemi di illuminazione o di condizionamento dell’aria all’interno del controsoffitto per un aspetto più moderno e funzionale. Inoltre, gli architetti possono anche occuparsi di eventuali permessi edilizi necessari per la realizzazione del controsoffitto, garantendo che tutto sia conforme alle normative vigenti. Infine, collaborare con un architetto esperto può aiutare a trasformare un’idea iniziale in un progetto concreto e ben strutturato.

Per realizzare un controsoffitto nel Comune di Roma è necessario presentare una Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata – Cila 

Opere senza CILA

Non tutte le opere edilizie hanno bisogno di presentazione della CILA, tutte le attività di manutenzione ordinaria non hanno necessità di comunicazione al Comune

Riporto uno stralcio dell’articolo 6 (L) – Attività edilizia libera del Testo Unico dell’Edilizia:

Fatte salve le prescrizioni degli strumenti urbanistici comunali, e comunque nel rispetto delle altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell’attività edilizia e, in particolare, delle norme antisismiche, di sicurezza, antincendio, igienico-sanitarie, di quelle relative all’efficienza energetica, di tutela dal rischio idrogeologico, nonché delle disposizioni contenute nel codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, i seguenti interventi sono eseguiti senza alcun titolo abilitativo:

a) gli interventi di manutenzione ordinaria di cui all’articolo 3, comma 1, lettera a);

a-bis) gli interventi di installazione delle pompe di calore aria-aria di potenza termica utile nominale inferiore a 12 Kw;

b) gli interventi volti all’eliminazione di barriere architettoniche che non comportino la realizzazione di ascensori esterni, ovvero di manufatti che alterino la sagoma dell’edificio;

b-bis) gli interventi di realizzazione e installazione di vetrate panoramiche amovibili e totalmente trasparenti, cosiddette VEPA, dirette ad assolvere a funzioni temporanee di protezione dagli agenti atmosferici, miglioramento delle prestazioni acustiche ed energetiche, riduzione delle dispersioni termiche, parziale impermeabilizzazione dalle acque meteoriche dei balconi aggettanti dal corpo dell’edificio o di logge rientranti all’interno dell’edificio, purché tali elementi non configurino spazi stabilmente chiusi con conseguente variazione di volumi e di superfici, come definiti dal regolamento edilizio-tipo, che possano generare nuova volumetria o comportare il mutamento della destinazione d’uso dell’immobile anche da superficie accessoria a superficie utile. Tali strutture devono favorire una naturale microaerazione che consenta la circolazione di un costante flusso di arieggiamento a garanzia della salubrità dei vani interni domestici ed avere caratteristiche tecnico-costruttive e profilo estetico tali da ridurre al minimo l’impatto visivo e l’ingombro apparente e da non modificare le preesistenti linee architettoniche;

c) le opere temporanee per attività di ricerca nel sottosuolo che abbiano carattere geognostico, ad esclusione di attività di ricerca di idrocarburi, e che siano eseguite in aree esterne al centro edificato;

d) i movimenti di terra strettamente pertinenti all’esercizio dell’attività agricola e le pratiche agro-silvo-pastorali, compresi gli interventi su impianti idraulici agrari;

e) le serre mobili stagionali, sprovviste di strutture in muratura, funzionali allo svolgimento dell’attività agricola;

e-bis) le opere stagionali e quelle dirette a soddisfare obiettive esigenze, contingenti e temporanee, purché destinate ad essere immediatamente rimosse al cessare della temporanea necessità e, comunque, entro un termine non superiore a centottanta giorni comprensivo dei tempi di allestimento e smontaggio del manufatto, previa comunicazione di avvio dei lavori all’amministrazione comunale;

e-ter) le opere di pavimentazione e di finitura di spazi esterni, anche per aree di sosta, che siano contenute entro l’indice di permeabilità, ove stabilito dallo strumento urbanistico comunale, ivi compresa la realizzazione di intercapedini interamente interrate e non accessibili, vasche di raccolta delle acque, locali tombati;
e-quater) i pannelli solari, fotovoltaici, a servizio degli edifici, come definiti alla voce 32 dell’allegato A al regolamento edilizio-tipo, adottato con intesa sancita in sede di Conferenza unificata 20 ottobre 2016, n. 125/CU, ai sensi dell’articolo 4, comma 1-sexies, del presente testo unico, o degli impianti di cui all’articolo 87 del codice delle comunicazioni elettroniche, di cui al decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259, posti su strutture e manufatti fuori terra diversi dagli edifici o collocati a terra in adiacenza, da realizzare al di fuori della zona A) di cui al decreto del Ministro per i lavori pubblici 2 aprile 1968, n. 1444;

e-quinquies) le aree ludiche senza fini di lucro e gli elementi di arredo delle aree pertinenziali degli edifici;

e-sexies) le vasche di raccolta di acque meteoriche per uso agricolo fino a un volume massimo di 50 metri cubi di acqua per ogni ettaro di terreno coltivatoci.

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